UNO SGUARDO AL CALCIO: NOVO MESTO-BEIT JALA 4-0

Solo alla playstation si può creare (forse) un match tra gli sloveni del Krka Novo Mesto e i palestinesi del Beit Jala Municipality. Alla playstation virtualmente, e ai Giochi Internazionali del Tricolore realmente.

Il match di calcio Slovenia-Palestina, valevole per la categoria Under 18 maschile, va in scena nella “vallata” di Via Mogadiscio (campi Ac Reggiana), che ospita tutti i tornei di soccer, maschili e femminili. Fischio d’inizio alle ore 16 e a 32 gradi centigradi. Pochi minuti bastano per capire che Novo Mesto ha una marcia in più. Beit Jala si difende con le unghie e con i denti, regge un quarto d’ora poi incassa nel breve volgere di pochi minuti quattro reti avversarie. Finirà così, 4-0 per Novo Mesto (tre partite, tre vittorie, le altre due contro United Albinea e i sudafricani del Gauteng). Non serve conoscere il palestinese, a fine primo tempo, per capire che aria tira sulla panchina del Beit Jala; lo staff tecnico prova a dare una scossa, il parziale della ripresa è uno 0-0 senza troppe emozioni (Novo Mesto finisce in dieci per un’espulsione), tra chi cerca la rete della bandiera ma senza offrire il fianco al contropiede e chi preferisce gestire le forze per il proseguo del torneo. Bene ma non benissimo il fair play, con gli animi un po’ troppo accesi in diverse occasioni. Non è giusto generalizzare però, c’è anche chi, come primo pensiero al triplice fischio finale, ha quello di andare a stringere la mano all’avversario. Bene così, sperando che serva da esempio.